La prima lezione impartita dall’educatore è quella della comprensione.
Ogni cane è un individuo a sé, con un proprio carattere, bisogni e modalità di espressione. L’educatore aiuta il proprietario a “leggere” il proprio cane, comprendendone linguaggio corporeo, abitudini e segnali di stress o disagio. Questa comprensione è fondamentale per stabilire un legame di fiducia e rispetto reciproco.
Poi si arriva all’educazione vera e propria, il momento in cui si svela il vero lavoro dell’educatore: fare da perno tra cane e umano. Questo processo educa il cane, ma forma anche il proprietario, insegnandogli come essere coerente, paziente e come stabilire regole chiare e limiti. L’educazione non è una serie di comandi che il cane deve imparare a memoria, ma una serie di strategie per rendere il nostro amico scodinzolante pronto a tutto, con una sicurezza in più per lui e per il suo umano.
Un cane educato è un cane prevedibile.
È importante ricordare che l’addestramento non finisce mai veramente, è una responsabilità quotidiana del proprietario essere coerente nelle richieste, perchè qualsiasi nostra richiesta o risposta ad un comportamento è un’influenza sul cane, che condizionerà a lungo o breve termine il suo comportamento.